Basata sulla Panda 4x4 prima serie (1983-1986) viene presentata al Salone di Francoforte del 1985 e prodotta in soli 5 mila esemplari. Meccanicamente è identica alla 4x4 "base" ma qui sono notevoli le caratterizzazioni estetiche e l'allestimento è piuttosto estroso. Disponibile nelle sole tinte Verde Alpi 372, Grigio Metallizzato 683 e Bianco Corfù 224, esternamente è caratterizzata dal tetto e parte alta del portellone attorno al lunotto e alla fascia di lamiera alla base del parabrezza verniciati in nero opaco (eccetto la versione con tettucci apribili in tela che ha la lamiera del tetto in colore carrozzeria), vistoso bull bar anteriore inbullonato al paraurti e comprendente due proiettori di profondità tondi protetti da griglie a maglie rettangolari, ugelli lavafari incorporati al paraurti, livrea adesiva rossa/nera/bianca sulle fiancate leggermente più ampia verso il posteriore e che continua sul portellone, portapacchi a listelli posizionato nella metà posteriore del tetto (tranne che in presenza del tetto apribile in due parti), cerchi ruota in lamiera con feritoie a mezza luna simili a quelli delle Autobianchi Y10 "base", verniciati in Bianco Corfù con mozzo centrale nero. Internamente è presto identificabile per i sedili, con struttura identica a quelli della 4x4 normale ma rivestiti in tessuto rosso con mini-pois neri o, a richiesta, in finta pelle nera con inserto rosso, lo stesso rivestimento che è invece di serie su pannelli e tascone-plancia (un inserto sui pannelli, due sul tascone), per le cinture di sicurezza anteriori rosse (le posteriori a bandoliera rosse sono a richiesta) e per l'orologio digitale sotto il cruscotto.